Il metodo POE

È possibile classificare i canali di comunicazione in base al loro utilizzo, alla loro funzione, al ruolo che ricoprono e al risultato che devono raggiungere. Il modello POE ci insegna ad inserirli in 3 grandi famiglie. E' semplice e utile. 

Pensando ai canali di comunicazione che utilizziamo tutti i giorni, o che stiamo prevedendo nel nostro piano di comunicazione è utile differenziare, per tipologia e con un definito obiettivo, i canali in 3 grandi famiglie: I mezzi a pagamento, quelli proprietari e quelli guadagnati.

I Paid media
sono i mezzi “pagati”, i canali che vengono comprati per ottenere visibilità. Rientrano tra questi il display advertising, le campagne sponsorizzate su Google, i siti di informazione, i network, le campagne pubblicitarie televisive, sulla carta stampata, l'affissione, la Radio e, in generale, tutte le forme di advertising e sponsorizzazione, Social Media compresi. 
Questi mezzi permettono di raggiungere i clienti potenziali (tramite sistemi di targeting e di acquisto) e hanno regole predefinite ed un unica variabile nelle nostre mani: la negoziazione del costo!

Gli Owned media 
sono i mezzi “posseduti”, cioè i canali di comunicazione direttamente gestiti e di proprietà dell’azienda, come ad esempio il sito web istituzionale, i profili sui social network (Facebook, Twitter, Youtube, TikTok) ma anche le vetrine, i cataloghi, i sistemi di CRM,  il packaging,  soluzioni di Shop-in-shop... 
Su questi canali l’azienda ha un controllo diretto del messaggio e del momento in cui veicolarlo. 
Il target è composto soprattutto da clienti esistenti e potenziali. La variabile maggiore su cui riflettere e' che i nostri mezzi sono la meta di tutte le nostre azioni di "traffico" generato dai paid Media. La connessione è importante quanto il risultato che ci aspettiamo di raggiungere.

Gli Earned media 
sono i mezzi “guadagnati”, cioè quei canali di comunicazione in cui l’azienda è presente tramite recensioni, collegamenti, commenti e conversazioni di altri utenti. Sono un esempio, positivi o negativi, le recensioni, le condivisioni, i “like”, i “retweet”. I mercati su cui agiamo sono conversazioni ed è fondamentale l’ascolto e il monitoraggio di questi canali in modo costante. La presenza sugli earned media deve essere conquistata e controllata. La scelta delle influencers, testimonial, operazioni disruptive, azioni di ufficio stampa, digital PR, passaparola, creano "la conversazione" intorno al nostro brand. E generano nuovi contatti.

Il segreto consiste nell'organizzare fin dal principio la strategia con il metodo del paid, owned e earned media. Semplifica la gestione, l'analisi e soprattutto il tracciamento dei singoli KPI, pre e post campagna.


Commenti